Ho scelto di chiudere il ristorante al pubblico e di riaprire il 4 aprile ed è stata una scelta sofferta e meditata. Ho scelto allo stesso tempo di portare avanti il servizio delivery secondo le vigenti indicazioni sanitarie, cercando di essere servitore prima ancora che imprenditore. Domani pubblicherò l’elenco dei piatti che voglio proporre cercherò anche di fare squadra con le attività di Ravarino per essere più efficaci nel servizio da offrire. Ho scelto di essere ogni giorno nel mio orto e nel ristorante a cercare nuove idee e studiare nuove tecniche, salvo nuove restrizioni del governo.
Mi sento solidale con 60 milioni di persone con cui condivido una identità fatta di 2500 anni di storia. Mi sento vicino alla mia gente dal passo Resia a capo Passero, ai miei colleghi, a chi sarà lasciato a casa dal lavoro, ai medici, agli infermieri che in queste ore stanno vestendo i panni dei supereroi.
Sono giorni bui per tutti noi, ma sarà bellissimo quando intravedremo tutti la luce nuovamente.
E andrà tutto bene