Ohayo.
28 agosto 2019
Sono a Kappabashi la strada di Tokyo dedicata ai coltelli e altre cose di cucina. Ieri a pranzo ho mangiato Oyako-don un piatto tradizionale della cucina di Tokyo ormai difficile da trovare. Il ristorante Tamahido, prepara solo Oyako-don declinato in 5 / 6 versioni. Piatto dalla semplicità e bontà disarmante così come la cottura millimetrica. Il piatto è una ciotola di riso cotto nel brodo di pollo, e uova sbattute morbidissime. Il tutto accompagnato da un dashi di pollo e verdure fermentate. Oyako pare voglia dire bambino-adulto, in relazione a uova-gallina. Ieri sera invece in un locale al vecchio mercato Tsukiji ho mangiato una deliziosa tempura di anguilla, sashimi di qualità e udon con zuppa di curry. Il posto mi è piaciuto molto, se non altro che per trovare i bagni ho dovuto salire due piani sopra il locale e seguire istruzioni molto dettagliate molto educate ma anche molto giapponesi. C’è tempo per un whisky prima di nanna, e Ginza è luogo perfetto. Potresti in effetti girare l’angolo e trovare Bill Murray e Scarlett Johansson in Lost in Translation. La città di notte è un forno a cielo aperto ma è la città più sicura che io abbia mai visto di notte. Tokyo aspetta con trepidazione le prossime Olimpiadi, e sarà un tripudio di efficienza. Sono appena arrivato in Giappone e non verrei più via da qui.